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Studio Legale Di Meo: Avellino e gli Stati Uniti sono meno lontani

Alcuni anni fa l’Avv. Ferdinando G. Di Meo fu contattato da un professionista americano che formulò una singolare richiesta. Si trattava di ricercare negli archivi dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Volturara Irpina le tracce di alcuni italiani che erano emigrati oltreoceano agli inizi del Novecento. Il professionista in questione – un noto avvocato residente in Texas – era affascinato sin da bambino dalla ricerca delle sue origini, e, rilevata la ricorrenza del cognome Di Meo nel Comune di Volturara Irpina, con un’intuizione brillante si rivolse all’Avv. Di Meo, oltretutto collega.

Ciò che ne seguì ebbe dell’incredibile. Lo Studio Legale Di Meo richiese ed ottenne copia di alcuni atti anagrafici, il che sarebbe stato sufficiente a soddisfare la richiesta. E tuttavia, la lettura attenta degli atti e delle notizie ivi riportate, solleticò la curiosità, spingendo l’Avv. Di Meo a fare alcuni approfondimenti, con una piccola indagine tra gli anziani del posto, al fine di verificare se vi fossero discendenti o altri sia pur lontani parenti di quegli emigranti volturaresi. E furono questi anziani a raccontare le storie che avevano sentito da bambini, che alla fine consentirono di identificare con certezza le famiglie in questione, per altro molto numerose. Incredibilmente, per altro, si scoprì che lo stesso Avv. Di Meo è un lontano cugino del collega americano, i cui ascendenti, prima di emigrare, vivevano nello stesso fabbricato della sua famiglia.

A quel punto la ricerca si ampliò ulteriormente, portando anche ad acquisire altre notizie, informazioni e storie degne di un film di Hollywood. Si scopri così che la stragrande maggioranza dei cittadini di Volturara che agli inizi del Novecento era emigrata negli Stati Uniti si era stabilita in una strada di New York, Mulberry Street, dove generalmente vivevano i campani  – e che divenne il cuore di Little Italy – così come i siciliani prediligevano Elizabeth Street, mentre  i calabresi e i pugliesi andavano in Mott Street. Consultando le banche dati americane, fu possibile verificare addirittura gli indirizzi precisi, le persone che vivevano ad un determinato numero civico, la composizione delle famiglie, i decessi ed i nuovi nati, la data di emigrazione, il luogo di arrivo e quello di partenza, ed ancora, i compaesani o familiari che si dichiarava di conoscere quando si sbarcava ad Elis Iland, il servizio militare prestato nelle forze armate statunitensi, e persino i luoghi in cui i militari italoamericani avevano prestato servizio in Europa ed in Italia durante la seconda guerra mondiale.

Uno di questi miliari era appunto figlio di un emigrato partito da Volturara Irpina. Alcuni anziani avevano raccontato la storia di costui, che durante la guerra era venuto a Volturara. Girava per il paese, cercando con difficoltà di far capire che stava cercando suo zio. Un anziano signore per avventura riuscì a capire e condusse il militare in una casa del paese. Il militare lo seguì, probabilmente senza molta fiducia, ma quando entrò in quella casa vide una grande foto, una di quelle ritoccate che effigiava il capostipite della famiglia, che i nostri genitori e nonni ancora oggi conservano. In quel momento il militare capì di essere a casa, perché era la stessa foto che suo padre custodiva gelosamente in America. Quel militare era uno stretto parente della famiglia Di Meo. La storia, per altro, inizialmente solo raccontata, apparentemente leggendaria, fu ampiamente riscontrata dai documenti ritrovati, compreso lo stato di servizio del militare americano.

Tutto questo per altro fu solo l’inizio di una grande avventura. Un incontro casuale tra due professionisti e colleghi, geograficamente lontani, ma uniti da storie incredibilmente simili, ha condotto ad un rapporto personale e professionale ricco di implicazioni, con connessioni sempre più strette e proficue, che consentono di affrontare e gestire problematiche e vicende di natura legale che richiedono competenze variegate e conoscenze di sistemi ed ordinamenti profondamente differenti.

Si conferma, dunque, che Avellino e gli Stati Uniti sono lontani molto meno di quel che si potrebbe pensare. Un storia cominciata quasi per gioco è ormai una concreta prospettiva di sviluppo per lo Studio legale Di Meo, ma, soprattutto, un’opportunità per chi si rivolge al nostro Studio.