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CASSAZIONE: l’amministratore della società non sempre risponde degli illeciti commessi dall’amministratore di fatto

Lo Studio Legale Di Meo di Avellino offre servizi di consulenza legale a favore delle aziende, con riferimento a molteplici profili e questioni che possono interessare la vita e lo svolgimento dell’attività imprenditoriale. In questo quadro, le posizioni espresse, nell’ambito di diverse vicende, dall’Avv. Ferdinando G. Di Meo, in sede di tutela dei propri assistiti, trovano oggi un’autorevole conferma giurisprudenziale. Leggi di più “CASSAZIONE: l’amministratore della società non sempre risponde degli illeciti commessi dall’amministratore di fatto”

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Lesioni personali: il Tribunale di Avellino anticipa la Cassazione

Lesioni personali, il Tribunale di Avellino, in una recente sentenza emessa nell’ambito di un procedimento penale patrocinato dallo Studio Legale Di Meo, ha assunto un’interessante posizione, che ha finito per anticipare di qualche giorno il pronunciamento della Corte di Cassazione su di una questione analoga a quella eccepita dall’Avv. Ferdinando G. Di Meo, del Foro di Avellino. Leggi di più “Lesioni personali: il Tribunale di Avellino anticipa la Cassazione”

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Il plotone, l’interesse ed il conflitto. L’ipocrisia giudiziaria tra il mito dell’oggettività del giudizio e la strumentalità della critica.

In altri tempi ed in un diverso contesto politico e sociale, il recente caso di cronaca giudiziaria che ha visto come involontario protagonista il più longevo esponente politico italiano – per alcuni perenne vittima del sistema, per altri satanica impersonificazione del male – avrebbe avuto ben altre implicazioni e risalto mediatico, mentre oggi si è trattato solo – si fa per dire – di una notizia come un’altra, buona per la prima pagina di qualche giornale e di qualche trasmissione televisiva “interessata”, per comprensibili motivi aziendali, ovvero, per un’assai più meschina “riconoscenza” o servilismo politico.

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patto fiduciario giurispudenza

Il Patto Fiduciario avente ad oggetto un immobile è valido anche se solo verbale.

Cassazione civile, S.U., sent. n. 6459 del 6 marzo 2020

Il negozio fiduciario è una figura che tradizionalmente, in dottrina e giurisprudenza, non ha mai goduto di buona fama, perché generalmente vista, non sempre a ragione, come uno strumento utile ad eludere le ragioni ed i diritti dei creditori. Questa figura, su cui gli orientamenti e le posizioni sono stati ampiamente diversificati e spesso contrastanti, è stata oggetto della recente sentenza della Corte di Cassazione n. 6459/2020.
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La Cassazione respinge l’istanza di rinvio del difensore motivata dal legittimo impedimente dello stesso a causa dell’epidemia

L’impedimento addotto dal difensore a raggiungere Roma, da Trieste, determinato dall’ordinanza che ha disposto misure di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19,

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La Cassazione “censura” la Corte di Appello di Napoli, in materia di fitto agrario.

CORTE DI CASSAZIONE, Sez. VI Civile, sent. 21199 del 9 settembre 2015.

La suprema Corte, a seguito del ricorso promosso dallo Studio Legale Di Meo, ha annullato la sentenza della Corte di Appello di Napoli – Sezione Specializzata Agraria, che a sua volta aveva già parzialmente riformato una sentenza di primo grado del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Il contenzioso aveva ad oggetto la richiesta di pagamento dei canoni di fitto di alcuni terreni, per effetto del presunto rinnovo tacito del contratto, sostenendosi che l’affittuario aveva continuato a detenere i terreni dopo la scadenza. Il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi aveva accolto la domanda, nonostante la difesa del ricorrente, sostenuta dall’Avv. Ferdinando Di Meo, avesse argomentato che nel caso di specie non è era possibile il rinnovo tacito, in quanto trattavasi di contratto in deroga alla normativa vigente, ai sensi dell’art. 23 della L. 23/71, come modificato dall’art. 45 della L. 203/82. Si erra infatti stabilito che il contratto valeva anche come disdetta, senza bisogno di conferma della disdetta stessa un anno prima della scadenza, e, rispetto a tale previsione contrattuale, l’eventuale protrarsi del possesso, anche oltre la scadenza, non poteva comportare rinnovo tacito, giuridicamente nemmeno ipotizzabile.

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Tribunale di Avellino: Il Giudice dimentica la sospensione della pena, ma … non è un suo problema

In un giudizio definito con un patteggiamento, i difensori dell’imputato avevano subordinato la richiesta ex art. 444 c.p.p. alla concessione della sospensione condizionale della pena. Il Magistrato del Pubblico Ministero aveva acconsentito, ed il Giudice aveva accolto la richiesta: pena patteggiata e sospesa ex art. 163 c.p.

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Omesso avviso della facoltà di chiedere la sospensione del giudizio per messa alla prova: la Cassazione pone un freno alle eccezioni di nullità

Cassazione penale, sez. II, sent. n. 3684 del 26.01.2017.

Nel caso in cui nel decreto di citazione diretta a giudizio davanti al Tribunale non sia contenuto l’avviso della facoltà di chiedere la sospensione del procedimento con messa alla prova, l’omissione dell’avviso non può determinare alcun pregiudizio irreparabile per l’imputato, non incorrendo lo stesso in alcuna decadenza nella proposizione della richiesta, tranquillamente avanzabile in sede di giudizio, nei limiti temporali in esso stabiliti.

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Armi: si possono custodire anche sull’armadio

Cassazione penale, sez. I, sent. n. 3590 del 24 gennaio 2017

L’obbligo, previsto dall’art. 20 della legge 18 aprile 1975 n. 110, di custodire le armi «con ogni diligenza nell’interesse della sicurezza pubblica», quando non si tratti di soggetti che esercitino professionalmente attività in materia di armi ed esplosivi, è adempiuto a condizione che risultino adottate le cautele che, nelle specifiche situazioni di fatto, possono esigersi da una persona di normale prudenza, secondo il criterio dell’id quod plerumque accidit.

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